AREE TEMATICHE

TESTI

I testi al centro dell’interesse del progetto sono le fonti romane e tardo-romane (talvolta rielaborate, epitomate o interpolate nell’Alto Medioevo), oggetto di studio degli antichisti e medievisti membri delle diverse unità operative.

Si tratta di fonti poco studiate nel loro insieme, nel loro contesto e nelle loro ricadute nella cultura e nella prassi giuridico-agrimensoria del mondo occidentale. Esse comprendono procedure tecniche di gestione della terra, di catastazione e prevenzione delle catastrofi naturali e di soluzione di controversie di confine fra privati, privati e comunità o comunità fra di loro; elenchi di realtà territoriali cittadine con dettagli sulla loro fondazione e gestione territoriale tratte da fonti di archivio e raccolte di leggi repubblicane o imperiali, oltre che frammenti giurisprudenziali e costituzioni imperiali e documenti catastali di archivio e altre opere minori di rilievo tecnico-giuridico.

Di particolare interesse l’enigmatico e mai del tutto compreso Liber coloniarum o regionum, l’interessante frammento De sepulchris relativo alla funzione confinaria dei sepolcri nonché l’oscuro repertorio catastale tardo-antico chiamato Casae litterarum.

Una rilettura delle fonti citate con l’occhio allenato dello storico del diritto, del topografo dell’antichità e del Medioevo, del filologo, del linguista, dell’archeologo e dello storico dell’arte può riservare sorprese insperate. La prospettiva di ‘continuità’ da cui trae spunto il progetto è confermata dalle stesse fonti agrimensorie: infatti, soprattutto quando si tratta di agri limitati, ricorre di continuo il richiamo degli Auctores alla necessità di una lettura ‘evolutiva’ del terreno, cioè che tenga conto della storia delle sue riorganizzazioni agrimensorie, quindi delle successive deduzioni e delle relative regolamentazioni. 

Tale prospettiva di continuità, poi, è rilevabile anche per i secoli successivi al XII, nel corso dei quali i contenuti della tradizione agrimensoria latina risultano essere stati continuamente riproposti a scopo sia didattico sia operativo.

TERRITORI

In alcuni contesti territoriali italiani si sono palesemente conservati gli assetti predisposti dagli antichi ma sono anche evidenziabili le successive trasformazioni

In alcuni contesti territoriali italiani si sono palesemente conservati gli assetti predisposti dagli antichi ma sono anche evidenziabili le successive trasformazioni: gli archeologi del gruppo approfondiranno i contesti di quattro areali (Sardegna centromeridionale, Lucania, Agro Falisco e dell’Etruria) selezionati sulla base della Mappa dei Rischi dei Comuni Italiani (ISTAT, 2018) e caratterizzati da diversi tipi di trasformazioni ambientali, anche in seguito a cambiamenti climatici intercorsi (regimi idrici e insediamenti nelle aree calcaree sarde; alluvioni e frane nelle vallate fluviali lucane; cambio di sfruttamento nelle forre laziali, da Maritima a Maremma). I geografi si occuperanno, invece, del cosiddetto Graticolato patavino, cioè la centuriazione ancora visibile nel territorio di Padova. L’ampio arco cronologico previsto per questi studi di storia territoriale locale, dall’antichità a oggi, consentirà di valutare il grado di efficacia e di permanenza delle soluzioni adottate dai Romani nonché i mutamenti successivi, in termini di miglioramento o degenerazione, anche in relazione ai cambiamenti climatici intercorsi e alle previsioni future.

Proprio da tali prospettive di continuità deriva la convinzione degli studiosi che la riscoperta dell’expertise degli agrimensori antichi e tardo-antichi e dei suoi addentellati tecnico-giuridici possa risultare di grande aiuto anche per il presente al fine di orientare privati e comunità verso scelte politiche e giuridiche sostenibili di gestione del territorio, che si presentino utili sia a breve, sia a lungo termine

TERZA MISSIONE
Uno degli obiettivi del progetto è quello di valorizzare e mostrare al pubblico, di specialisti e non specialisti, quanto si possa ancora imparare dall’esperienza antica, al fine di sfruttare secondo criteri di sostenibilità tutte le potenzialità di un territorio

 Si dovrà tener conto, ovviamente, delle radicali differenze fra il mondo antico e quello attuale sia sotto il profilo del diritto, della società, dell’economia e della cultura in genere, sia sotto il profilo del clima, delle risorse naturali, della tecnologia, dell’urbanizzazione, dello sfruttamento agricolo e silvo-pastorale. Anche la valorizzazione del patrimonio paesaggistico ereditato dal passato in termini di sostenibilità, multifunzionalità e sussidiarietà nelle politiche per il paesaggio costituisce un aspetto del medesimo obiettivo. In questa sezione del progetto si intende effettuare una catalogazione delle buone pratiche di gestione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e delle relative regolamentazioni, desunte dalle fonti antiche; valutare l’attuale efficacia potenziale di queste buone pratiche, confrontandole con quelle attuali e tenendo conto dei fattori che hanno trasformato il territorio italiano nel tempo, fra cui i cambiamenti climatici; mettere in atto strategie per la valorizzazione dei paesaggi che conservano tracce, archeologiche e topografiche, delle antiche pianificazioni territoriali; avviare una campagna di sensibilizzazione rivolta alla popolazione (sin dall’età scolare) per educare a utilizzare il territorio in modo rispettoso della sua naturale vocazione; elaborare modelli di governance che permettano di mettere a frutto, attraverso il riuso, tali esperienze passate rimaste fissate nei paesaggi culturali europei, come paradigma di sviluppo sostenibile; valutare de iure condendo la possibilità e l’utilità di introdurre, attingendo all’esempio dell’esperienza giuridica romana, strumenti giuridici e giurisdizionali utili a rendere i singoli partecipi dell’interesse pubblico alla tutela territoriale e alla prevenzione dei rischi ambientali. Ciò potrebbe costituire un utile contributo all’affermazione su scala europea di uno sviluppo economico circolare che veda protagonista anche il Patrimonio Culturale declinato in tutte le sue forme e funzioni.